PIWI
Benvenuti nella nuova Era!
I vini Piwi, dall’acronimo tedesco Pilzwiderstandfähig (vitigno resistente ai funghi), rappresentano la tappa di un viaggio in un mondo ancora inesplorato che, siamo certi, segnerà l’inizio di una nuova era della viticoltura.
Un viaggio che raccontiamo passo dopo passo grazie alle etichette narranti e ad una nuova libellula, ambasciatrice di un’agricoltura pulita.
 
													I vigneti
Vitigni PIWI: verso un’agricoltura sempre più sostenibile!
 
													I vitigni PIWI sono ottenuti tramite impollinazione tra Vitis Vinifera e vite americana che, incrocio dopo incrocio, si è scoperto essere capaci di opporsi naturalmente a malattie fungine come oidio e peronospora. Le prime sperimentazioni furono sviluppate in Francia tra il 1880 e il 1935 ma solo a partire dal 1950 si iniziano a creare incroci più complessi di vitigni PIWI che oggi conosciamo.
Grazie alla loro elevata resistenza alle malattie tipiche della vite, come oidio e peronospora, i trattamenti si riducono dal 60 fino al 99 % per anno, verso un’agricoltura sempre più sostenibile.
Le varietà PIWI danno vita a vini con caratteristiche in parte diverse rispetto alle varietà autoctone. Sono vini generalmente più profumati, con spiccati sentori sia fruttati che floreali, vini dal gusto più intenso e di maggior persistenza.
il progetto
piwi: vino felice
 
													Cosa succede quando un vino innovativo incontra un’artista unica nel suo genere? Nasce qualcosa di speciale, che profuma di avventura, curiosità e amore. È così che è nata la collaborazione tra la nostra cantina e l’arte di Silvia Tosi, illustratrice dal tratto inconfondibile, per raccontare – con nuovi occhi e nuovi colori – l’anima dei nostri PIWI.
Un’interpretazione che ha preso forma dal vivo, a Vinitaly 2025, dove Silvia ha decorato due bottiglie trasformandole in opere uniche.
 
													look book







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